Spinaci

Spinaci

Lo spinacio (Spinacia oleracea), denominato anche “la spinace” (variante non comune secondo il vocabolario Treccani), è una pianta erbacea della famiglia delle Amaranthaceae, sottofamiglia delle Chenopodioideae.
Originario dell’Asia sudoccidentale, è stato introdotto in Europa attorno al 1000, sebbene sia diventato sempre più importante come alimento solo nel corso del XIX secolo. Di questa pianta si consumano le foglie spesse e verdi sia come ortaggio fresco sia per l’industria conserviera (in Italia per lo più surgelati).
Può essere consumato cotto o crudo e il gusto differisce notevolmente; l’alto contenuto di ossalato può essere ridotto mediante cottura a vapore.
Si pensa che gli spinaci abbiano avuto origine circa 2000 anni fa nell’antica Persia da dove fu introdotto in India e nell’antica Cina attraverso il Nepal nel 647 d.C. come “la verdura persiana”[1]. Nell’827 d.C., i Saraceni introdussero gli spinaci in Sicilia[2]. Le prime testimonianze scritte di spinaci nel Mediterraneo sono state registrate in tre opere del X secolo: un’opera medica di Abū Bakr Muḥammad ibn Zakariyyā al-Rāzī, e in due trattati di agricoltura, uno di Ibn Waḥshīyah e l’altro di Qusṭus al- RUMI.

Torna in alto